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Consigli dei terapeuti

I suggerimenti di due terapeuti con vent'anni di esperienza

Marco Ameglio e Vittorio Tanzi curano dipendenze da oltre vent’anni.

Che siate familiari alla ricerca di risposte, professionisti in cerca di aggiornamenti o persone che desiderano capire meglio la propria condizione, questa sezione vi offre una guida affidabile e compassionevole.

Vittorio Tanzi

La Fondazione Laura e Alberto Genovese nasce per offrire supporto concreto e umano alle famiglie che affrontano situazioni di dipendenza e disagio socio-sanitario. Al centro del nostro impegno c’è il desiderio di ascoltare, accogliere e orientare. Ma anche di raccontare la realtà per quella che è, senza filtri, per aiutare chi soffre a non sentirsi solo.

Nel mondo delle dipendenze, l’aiuto delle famiglie è fondamentale. Ma c’è un confine sottile tra aiutare e sostituirsi. Tra sostenere e controllare. Tra amare e annullarsi. È su questa linea che si gioca un equilibrio delicatissimo, spesso invisibile, ma decisivo: quello dell’affettuosa distanza.

Marco Ameglio

Capire, sostenere, accompagnare. Sono queste le tre parole che guidano il lavoro quotidiano di Marco Ameglio, operatore con oltre vent’anni di esperienza nel campo delle dipendenze. Ha lavorato in comunità terapeutiche residenziali e post-residenziali, accompagnando centinaia di persone nel difficile percorso di uscita dall’abuso di sostanze. 

FAQ

Di seguito troverai le risposte alle domande più comuni sulla tossicodipendenza.

I segnali non sempre sono chiari: irritabilità, isolamento, calo nel rendimento scolastico o lavorativo, richieste di denaro. Non serve allarmarsi, ma è importante non ignorare. Ti consigliamo di parlarne con un professionista: anche una sola consulenza può aiutarti a fare chiarezza.

Sì. La dipendenza non colpisce solo chi vive situazioni difficili. Può riguardare chiunque: studenti brillanti, professionisti, genitori, ragazzi educati. Non ha a che fare con la forza di volontà, ma con fragilità profonde, spesso invisibili.

No. La dipendenza è una malattia, non un fallimento educativo. Colpevolizzarsi non serve. Quello che puoi fare è essere parte della soluzione: con lucidità, amore e il supporto giusto.

Confrontarsi è importante, ma non farlo “a caldo”. Aspetta un momento tranquillo, scegli parole semplici e senza accuse. Un confronto ben gestito può essere l’inizio di un cambiamento. Se hai dubbi, contattaci: possiamo aiutarti a preparare questo momento delicato.

Puoi iniziare da noi. La Fondazione offre un primo ascolto, orientamento e — se serve — ti mette in contatto con psicologi, comunità, servizi pubblici o privati.